martedì 27 novembre 2012

RAIMONDO MONTECUCCOLI


Il generale italiano 
Raimondo Montecuccoli
 è raffigurato in sella al suo stallone 
di razza Knabstrupper 
e si ispira ad una delle varie incisioni d’epoca che lo riproducono.


La  dettagliata pittura di questo piccolo Montecuccoli è opera di Giorgio Taucer.


The Italian General Raimondo Montecuccoli is portrayed riding on his Knabstrupper stallion 
and is inspired by one of the many antique engravings that reproduce it. 
The detailed painting of this little Montecuccoli is the work of 
Giorgio Taucer.



Raimondo di Montecuccoli, fu Conte dell'Impero, Luogotenente generale e Feldmaresciallo; Signore di Hohenegg, Osterburg, Gleiss e Haindorf; Presidente dell'Imperial Consiglio Aulico Militare, Gran Maresciallo dell'Artiglieria e Fortificazioni; Governatore della Raab e Colonnello-proprietario di un Reggimento di Cavalleria con suo nome; Reale Consigliere Segreto; Camerlengo e Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro.
Una carriera di tutto rispetto per un giovane figlio del feudatario del castello di Monteccuccoli, nella provincia modenese, che iniziò la sua carriera militare come alfiere nel 1629.
Montecuccoli partecipò a tutte le campagne militari d’Europa dal 1625 al 1675.
Comandante supremo nella guerra contro il Turco (1663-1664) conclusasi con la celebre vittoria alla battaglia del fiume Raab.
Nel 1675 la guerra dell'Impero asburgico contro la Francia di Luigi XIV portò Montecuccoli a misurarsi vittoriosamente con l'altrettanto celebre maresciallo Turenne  nella battaglia di Salzbach. 
Montecuccoli fu anche importante scrittore di trattati militari, le sue principali opere, sono: Delle battaglie, Trattato della guerra, Dell'arte della guerra e Aforismi dell'arte bellica.

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sabato 10 novembre 2012

Il Volto del Comando (1) - The Face of Command (1)


Il Volto del Comando” 
è il titolo di una serie di riproduzioni tridimensionali dei ritratti pittorici di alcuni dei più noti ufficiali e personaggi della grande epopea napoleonica.
Tutti i soggetti di questa serie sono scolpiti da 
Piersergio Allevi 
 dipinti e fotografati con grande maestria da 
Danilo Cartacci.
Di questa serie fa parte questo eclatante figurino:
il maresciallo Jean Lannes sul suo stallone purosangue arabo.







Appartengono a questa serie anche 
Eugene de Beauharnais e il generale Dampierre
già pubblicati in queste pagine.
I soggetti non saranno solo ufficiali francesi, non mancheranno infatti anche i nemici di Napoleone, 
ufficiali e aristocratici austriaci, russi, prussiani e inglesi.




In alcuni casi il soggetto è riprodotto esattamente nella stessa posizione dell’immagine, in altri il personaggio è ambientato in una situazione che meglio chiarisca il luogo che lo ha visto protagonista, conseguentemente anche il suo atteggiamento sarà quello più idoneo.
Tutto ciò per permettere di meglio raccontare una storia in uno spazio minimo.



"The Face of Command" 
is the title of a series of three-dimensional reproductions of pictorial portraits of some of the most popular official and characters of the great epic of Napoleon.
All subjects in this series are sculpted by 
Piersergio Allevi 
and are painted with great skill by 
Danilo Cartacci.
This figure is part of this striking series:
Marshal Jean Lannes on his Arabian stallion.


The series also includes 
Eugene de Beauharnais and General Dampierre
already published in these pages.
The subjects will not only French officers, there will in fact also the enemies of Napoleon, 
officers and aristocrats Austrian, Russian, Prussian and English.


In some cases, the subject is reproduced exactly in the same position of the picture, in others the officer is set in a situation that better clarify the place that saw the main, consequently his attitude will be the most suitable.
All this to better tell a story in a small space.

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mercoledì 10 ottobre 2012

IL VOLTO DEL COMANDO

- Puntata n°1 -
Eugéne De Béauharnais
Questa è la prima puntata 
di una serie di brevi filmati
IL VOLTO DEL COMANDO
 che illustrano 
le riproduzioni tridimensionali dei ritratti pittorici 
di alcuni dei più noti ufficiali e personaggi 
della grande epopea napoleonica.
La prima puntata 
non poteva che essere dedicata al Viceré d'Italia, 
Eugène de Béauharnais.


martedì 25 settembre 2012

Maresciallo Bazaine - Oro a Folkestone 2012 -


Cari amici, ecco a voi il 
maresciallo Achille Bazaine


Comandante in capo dell'armata francese in Messico, 1865


che si è meritato una 
GOLD MEDAL 
a EUROMILITAIRE, FOLKESTONE 2012.


Scultura mia e strepitosa pittura dell’amico e grande maestro Danilo Cartacci.



Sono ritornato in concorso a Folkestone dopo più di vent’anni, e portare a casa una medaglia d’oro al più prestigioso concorso europeo è una grande soddisfazione!


Grazie Danilo!


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domenica 2 settembre 2012

Ufficiale ussari ungheresi - 1704 c.

Cari amici, una realizzazione del 2005,
ma in "musica e movimento".
Buona visione.



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martedì 10 luglio 2012

Eugène de Beauharnais


Eugène de Beauharnais
(1781 - 1824)
Vice-Roi d'Italie
Russia 1812

Da tempo volevo cimentarmi nella riproduzione di Eugenio di Beauharnais,
e cercando un riferimento su cui potermi basare, 
nella vastissima produzione iconografica d’epoca che lo raffigura, 
la scelta è andata su un quadro poco conosciuto.
Il ritratto mi è stato segnalato tempo fa dall’amico Massimo Fiorentino, 
noto storico e grande conoscitore del periodo.


Il quadro è opera del pittore tedesco
Johann Henrich Richter (1802- 1845)
Il ritratto fu probabilmente realizzato dopo il 4 maggio 1814 quando Eugenio di Beauharnais si trasferì a Monaco di Baviera, a seguito della fine dell’epopea napoleonica.
Monaco venne scelta da Eugenio come sua ultima dimora, per consentire alla moglie Auguste-Amélie, figlia di Maximilien Joseph re di Baviera,  di riunirsi alla famiglia.
Non è neppure da escludere che il ritratto sia stato eseguito dopo la morte di Eugenio come ricordo celebrativo.
Tutti i ritratti in abito militare, eseguiti dopo l’arrivo di Eugenio in Baviera, lo mostrano in uniforme da generale di corpo d'armata che è quella portata in Russia, ed è un chiaro intento celebrativo delle capacità militari del vice re d’Italia.
Il quadro realizzato con grande precisione è ora conservato all'Hermitage, mentre l’uniforme che indossa è al museo della Malmaison.






La pittura di questo “piccolo” Eugenio è frutto dell’abituale maestria di Danilo Cartacci.


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martedì 12 giugno 2012

CONFERENZA A GIUSSANO, 17 - 06 - 2012


ARMI E ABBIGLIAMENTO GUERRESCO
all'epoca della battaglia di Legnano 
Domenica 17 Giugno 2012
presso VILLA SARTIRA a GIUSSANO (MB)
via Carroccio, 2
alle ore 15,30
terrò una conferenza sull'armamento del XII secolo. 
Partendo dai rilievi milanesi di Porta Romana,


divagheremo, tra sculture e codici miniati, 
per il resto della Penisola, 
senza dimenticare i più importanti esempi europei. 



La conferenza è inserita nel programma della 
Rievocazione Storica 
IL RITORNO DI ALBERTO DA GIUSSANO
Organizzata dalla Pro loco e dal Comune di Giussano
con il patrocinio della 
Provincia di Monza e Brianza.

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lunedì 23 aprile 2012

Welcome back from the U.S.A.


Questi sono i soggetti che hanno partecipato al prestigioso concorso 
SCAHMS  in California 
e sono da poco rientrati dagli Stati Uniti carichi di allori.

Lo stallone arabo montato da Napoleone alla battaglia delle Piramidi


si è aggiudicato il BEST OF SHOW per i soggetti 
non militari 
lo 
Chef d’Escadron Abdallah d’Asboune dei Mamelucchi della Guardia Imperiale 


un ORO nella categoria MASTER OPEN.
Erano diversi anni che non partecipavo ai concorsi oltreoceano, l’occasione di tornavi si è concretizzata quest’anno, grazie alla disponibilità dell’amico Fabio Nunnari che ha curato il trasporto e l’esposizione dei pezzi al concorso.
Ho deciso di inviare in California solo due soggetti, che sebbene realizzati qualche anno fa, fossero abbastanza originali da potersi far notare. 
La scelta è risultata azzeccata, due pezzi, due premi.
Entrambe le realizzazioni hanno il loro punto di forza nella riproduzione delle teste dei due cavalli purosangue arabi e dei loro particolari e complessi finimenti.


Lo stallone di Napoleone è la riproduzione del cavallo raffigurato dal pittore 
Antoine Jean Gros  
nel quadro 
Bonaparte harangue l’armée française avant la bataille des Pyramides, 21 juillet 1789 
conservato al Museo di Versailles.



La complessità di questo piccolo ritratto è stata, oltre al fatto di dover riprodurre il muso del cavallo con forme morfologicamente corrette, quella della realizzazione di tutti i finimenti e in particolare la cuffia coprinuca  in cuoio dorato intagliato a losanghe.


Per quanto riguarda Abdallah, l’istruttore siriano dei mamelucchi e il suo stallone arabo vi rimando a quanto già scritto in queste pagine.
La pittura di entrambi i pezzi è  stata sapientemente condotta all’epoca (2006) da Enrico Azeglio.
Tutti sanno che il mio fare non è basato sul conquistare premi ai concorsi, ma un successo così inaspettato fa sicuramente piacere e spero possa essere di buon auspicio per la trasferta al concorso di Valley Forge in Pennsylvania.

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mercoledì 21 marzo 2012

Il generale Dampierre, un marchese rivoluzionario


Auguste Marie Henri Picot, marchese di Dampierre (1756 - 1793) iniziò la sua carriera militare come ufficiale delle gardes françaises  ed ebbe occasione di viaggiare molto recandosi prima in Inghilterra e poi a Berlino  dove poté studiare la tattica di Federico il Grande di Prussia di cui era un grande estimatore.
Allo scoppio della Rivoluzione Francese si ritirò nei suoi possedimenti, ma come molti aristocratici del periodo, o per convenienza o per reale convinzione abbracciò le nuove idee repubblicane e tornò in servizio,  distinguendosi come generale durante le prime campagne rivoluzionarie soprattutto nella battaglia di Valmy e in particolare a Jemmapes.
Maresciallo di campo nel 1792, tenente generale l’anno successivo e comandante in capo dell’armata del nord, questa la breve e intensa carriera di un singolare generale repubblicano dai nobili natali che si concluse drammaticamente durante gli scontri del bosco di Vigogne nelle vicinanze di Valenciennes dove, mentre guidava sei colonne francesi contro gli austriaci, venne colpito a una coscia e morì il giorno seguente.

Il quadro che è servito come base iconografica della realizzazione del figurino del generale Dampierre è opera del pittore Philippotteaux che si basò su un ritratto appartenente alla famiglia.
La tela riproduce perfettamente questa interessate figura di generale in cui coesistono elementi ancien régime e il nuovo look rivoluzionario.
Sono legate alla tradizione l’uniforme pre rivoluzionaria, la sciabola pienamente settecentesca e la capigliatura incipriata.
Sono alla nuova moda il cappello con la fascia tricolore, simile a quello usato dai commissari politici della rivoluzione e l’enfatico nodo della cravatta. 



La riproduzione del quadro è stata una operazione interessante, con qualche complicazione che immancabilmente si  rivela in questo tipo di lavoro, dove bisogna mediare tra l’immagine bidimensionale realizzata dal pittore e le reali proporzioni e volumi di un oggetto tridimensionale.



Nel quadro il pittore può “giocare” con la prospettiva, cosa impossibile in un tutto tondo.
Ad esempio, sul tamburo il cappello, il guanto e la mano destra di Dampierre risultano tra loro molto spaziati.
Nel tridimensionale se si fossero rispettate queste distanze tra i vari oggetti, gli stessi non sarebbero potuti stare su un tamburo dalle misure regolamentari.
Nell’esecuzione perciò tutti gli oggetti sono tra loro uniti per fare in modo che ci potessero stare, nonostante il tamburo sia stato appositamente realizzato di un diametro di poco maggiore di quello regolamentare. 




Questo “piccolo” Dampierre è stato dipinto con l’abituale maestria da Danilo Cartacci.




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mercoledì 14 marzo 2012

MARZO 1848: la città insorge

Ecco a voi l’invito e il comunicato stampa delle 
commemorazioni delle Cinque Giornate in programma a Milano 
domenica 18 marzo 2012.
Durante il convegno in Sala Alessi a Palazzo Marino io terrò una relazione su: 
IL FIGURINO STORICO 
uniformologia e tridimensionalità miniaturizzata 



e successivamente al Museo del Risorgimento 
l'associazione AMIS presenterà la realizzazione del 
diorama sulle Cinque Giornate 



che verrà donato al Museo.  

Comunicato stampa
Domenica 18 marzo 2012, in occasione della commemorazione delle Cinque Giornate di Milano, le Civiche Raccolte Storiche promuovono alcuni eventi di riflessione e approfondimento dedicati a questo importante momento della storia della città. 
Presso Palazzo Marino, nella splendida cornice della Sala Alessi, è organizzato il seminario di studio Marzo 1848: la città insorge, con la partecipazione di storici, docenti universitari, esperti di uniformologia. Il programma dei lavori, suddiviso in due momenti, lungo l’arco della giornata, con pausa alle ore 13, si svilupperà in questi interventi: 
ore 10.30 Introduzione
ore 11.00 Maria Luisa Betri, Oh giornate del nostro riscatto! Milano nell’insurrezione del marzo 1848
ore 11.30 Marco Bologna, Cesare Correnti. Da Porta Vittoria alla costruzione dello Stato nazionale.
ore 12 Mariachiara Fugazza, Carlo Cattaneo protagonista e storico delle Cinque Giornate
ore 12.30 dibattito
ore 15.30 Il Risorgimento nelle ricerche effettuate negli archivi storici della Martesana, a cura dell’Associazione Studi Storici della Martesana 
ore 16 Piersergio Allevi, Il figurino storico: uniformologia e tridimensionalità miniaturizzata 
Al termine dei lavori seminariali, il teatro della manifestazione sarà il Museo del Risorgimento, in via Borgonuovo 23. Alle 17.30 l’AMIS (Associazione Milanese di uniformologia e del figurino storico) farà rivivere le barricate del 1848 presentando un diorama che verrà donato al Museo. Vero e proprio affresco tridimensionale, il diorama è un pezzo unico, realizzato dai soci dell’AMIS e del Club modellistico “Il Caravaggio”; presenta 15 figurini storici in scala 1:30 e 70 oggetti tra i più svariati che componevano le barricate. I protagonisti di questa riproduzione tridimensionale in scala sono i figurini storici, più comunemente definiti “soldatini”. Grande attenzione è stata riservata alla riproduzione dell’abbigliamento e delle armi dell’epoca. 
Per questa occasione il Comando Generale della Guardia di Finanza ha concesso il prestito di una rara uniforme storica risalente al 1848, che verrà esposta nelle sale del Museo vicino al diorama. 
Per informazioni:
tel. 02.884 63662/64180
c.museorisorgimento@comune.milano.it


Ecco un estratto del mio intervento.



Il Figurino Storico: 

uniformologia e tridimensionalità miniaturizzata
Quello che comunemente viene chiamato “soldatino” ha alle spalle una storia millenaria e un modo di manifestarsi differente da epoca ad epoca, ma sempre specchio della società che lo produce.
Definire perciò cos’è esattamente un soldatino è operazione complessa, ma si può tentare di proporlo genericamente come ”la riproduzione in scala di un simulacro di guerriero di una determinata epoca passata, contemporanea ed eventualmente anche futura”.
Nella difficoltà di definizione sta la storia di questo oggetto, che per quanto riguarda la produzione attuale si preferisce citare utilizzando i termini di Figurino Storico e Model Soldier. Questi termini aiutano a chiarire le tre grandi fasi che hanno caratterizzato la storia di questi piccoli oggetti. Nati come Soldatini per attività più o meno ludiche di bambini delle epoche passate, sono divenuti col tempo Figurini Storici, oggetto di collezionismo quali riproduzioni tridimensionali di uniformi, per divenire ai giorni nostri Model Soldier, palestra d’ardimento di grandi capacità manuali che rasentano il campo dell’arte.
Tratto da:
P. ALLEVI, Soldatini, Istituto Geografico De Agostini, Novara 2006